
Chi sono, attraverso le immagini
Sono nato a Jesi nel 1968, sotto il segno della Bilancia, e forse non è un caso: la ricerca dell’equilibrio è sempre stata parte della mia vita e della mia fotografia.
Il mio viaggio con l’immagine comincia nel 1989, quando acquisto la mia prima reflex. Quel gesto semplice segna l’inizio di una passione che non mi avrebbe più lasciato. Ho imparato sul campo, con la curiosità di chi vuole capire, il rigore dei manuali e delle riviste specializzate, ma soprattutto grazie all’ascolto e ai consigli di fotografi esperti, maestri silenziosi che mi hanno insegnato a guardare prima ancora che a scattare.
Da allora la fotografia è diventata la mia bussola interiore, la mia maniera di entrare in dialogo con il mondo. Attraverso l’obiettivo cerco di catturare ciò che spesso sfugge: un’emozione sottile, un dettaglio che vibra, un istante che altrimenti sarebbe destinato a perdersi. Credo che ogni immagine nasca molto prima del clic, dentro lo sguardo e dentro il cuore. La macchina fotografica non è che un tramite: il vero scatto avviene nell’anima.
Nel 2018 ho avuto l’onore di condividere per la prima volta questo percorso con il pubblico, nella mia mostra “Feste ed Eventi della nostra Italia”. Un’esperienza che mi ha permesso di comprendere quanto la fotografia non sia solo memoria personale, ma racconto collettivo, capace di unire le persone attraverso la bellezza.
Due anni dopo, spinto dal desiderio di innovare e di spingere lo sguardo oltre i confini abituali, ho acquistato il mio primo drone. Da quel momento è iniziata una nuova fase del mio cammino. Più mi sollevavo in volo, più scoprivo il fascino di prospettive insolite: paesaggi familiari diventavano improvvisamente inediti, trasformati dalla distanza e dalla luce. Il drone è entrato a far parte della mia attrezzatura, ma soprattutto della mia identità di fotografo, permettendomi di raccontare la nostra splendida Italia da angoli che fino a poco tempo fa erano prerogativa solo degli uccelli e dei sogni.
Fotografare dall’alto è per me come riscrivere il mondo: colline che sembrano onde, piazze che si aprono come libri, mari che si stendono come velluto. Ogni scatto è una scoperta e un dono.
Vorrei che chi guarda le mie fotografie potesse provare lo stesso stupore che mi attraversa quando il mondo si dispiega sotto di me, piccolo e immenso al tempo stesso.
La mia aspirazione, oggi come allora, è questa: che le mie immagini non siano semplicemente fotografie, ma ponti. Ponti tra cielo e terra, tra emozione e sguardo, tra il mio cuore e quello di chi osserva.